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Nel XVIII secolo l'accoglimento del teatro italiano in Portogallo assume un ruolo talmente rilevante da riuscire ad influenzare la definizione di un'epoca, di una mentalità e di una cultura. Spiccano su tutte le opere di Metastasio, già in circolazione dal 1736 sia sottoforma di traduzione fedele, sia come canovaccio di base per quegli aggiustamenti al tessuto sociale lusitano che ne stravolgono in chiave comica la natura tramite l'inserimento del servo grazioso, retaggio della Commedia dell'Arte e del vicino teatro barocco spagnolo. Al confine tra esasperazione patetica del sentimento tragico e parodia del genere operistico, anonimi traduttori portoghesi daranno vita per tutto il Settecento a rifacimenti che combinano stile aulico e popolare in un ibrido letterario noto a tutti con il nome di adattamento ao gosto português. Il lavoro che qui si presenta, prima illustrazione propedeutica ad approfondimenti futuri sicuramente più esaustivi, è frutto di una ricerca di carattere filologico e comparatistico che intende dimostrare la priorità dell'influenza della nostrana letteratura drammatica nella produzione teatrale portoghese rispetto a tutte le altre suggestioni esterne.